Il tema dell'Oratorio dibattuto nell'ultimo Consiglio pastorale

Al centro il tema dell’Oratorio, dopo la partenza di don Damiano.

Venerdì 30 Novembre si è tenuta la prevista riunione del Consiglio Pastorale parrocchiale. Erano presenti i Consiglieri e anche alcuni giovani, invitati per il particolare ordine del giorno.
Il Parroco ha subito presentato Don Stefano Capittini, il nuovo diacono che opererà nella nostra parrocchia in quest’anno, in particolare per la pastorale giovanile e ha indicato le motivazioni del trasferimento di don Damiano alla parrocchia di S. Rita di Novara, tra cui la necessità di sopperire a esigenze più ampie di pastorale in un contesto che vede ridursi il numero dei sacerdoti disponibili. Dopo l’approvazione del verbale precedente, Il coordinatore ha poi riferito sulle attività del Consiglio Pastorale Diocesano, intenzionato a valorizzare i carismi delle aggregazioni ecclesiali attive nella Diocesi, ci auguriamo che queste risorse possano risultare utili anche alla nostra comunità. Il parroco ha poi precisato che, come conseguenza diretta della partenza di don Damiano, si sono dovuti modificare gli orari delle Messe togliendo alcune messe e nel contempo, esprimendo la necessità di rafforzare i momenti di preghiera.  Tutti i giovedì sera, infatti, la chiesa parrocchiale rimarrà aperta per la preghiera di adorazione delle ore 20.30 alle 21.30 in particolare in questo anno intitolato alla fede. Si sono resi più flessibili gli orari del catechismo, per favorirne la partecipazione, e si chiesta la collaborazione di alcuni genitori per il catechismo. Le attività principali dell’oratorio dopo il catechismo, sono l’animazione del tempo libero  e la formazione umana e cristiana nei gruppi giovanili, a partire da ciò che già esiste in Oratorio per rafforzare e crescere insieme.
Tutti i consiglieri hanno condiviso, con grande partecipazione emotiva, le problematiche relative alla gestione dell’oratorio: molti hanno evidenziato la maleducazione di alcuni ragazzotti, che sono violenti coi più piccoli, danneggiano le strutture o commettono piccoli furti e costituiscono una minaccia per altri bambini.. Occorre definire una linea comune di intervento in tali casi, anche perché il lassismo è diseducativo. Il presidente “ad interim” dell’ANSPI ha espresso le difficoltà di gestione del bar per insufficiente numero di operatori, per la loro formazione e per la sicurezza; inoltre ritiene errata la scelta di accorpare nell’ANSPI la Commissione Oratorio, la cui missione educativa è molto diversa dalla gestione di un bar. Su questi aspetti vi è stato un vivace dibattito. Il Parroco ha precisato che i compiti educativi sono di sua competenza ed ha già iniziato ad occuparsene con il diacono don Stefano per dare avvio ai gruppi di diversa età. Inoltre una serie di momenti spirituali saranno posti in calendario la domenica pomeriggio.  Diversi consiglieri hanno manifestato l’esigenza di capire meglio il valore della presenza dell’ANSPI nella struttura dell’Oratorio.  Si è deciso di dedicare una specifica serata a tale argomento, con un consulente esperto.
Resta il grave problema della penuria di animatori (18-25 anni). Secondo taluni questa è la vera emergenza che va assolutamente risolta in modo prioritario, la gestione del bar è un aspetto secondario.
Il coordinatore  della commissione catechesi ha poi illustrato le iniziative individuate per il presente anno: pellegrinaggio al Sacro Monte di Varallo, esercizi spirituali, esame documenti del Concilio Vaticano II e del Catechismo della Chiesa, proiezione di film sulla fede, presentazione figure di santi o testimoni della fede della nostra terra, arte sacra come veicolo di fede, serate di dibattito per risolvere i dubbi sulla fede. In base alle risorse disponibili la commissione aveva optato per il pellegrinaggio, gli esercizi ed i film. E’ parso che anche la soluzione dei dubbi sulla fede possa essere un buon strumento di catechesi.
In chiusura si sono invitati i presenti, compatibilmente alle proprie attitudini e possibilità, a operare maggiormente nell’oratorio, tesserandosi ed impegnandosi nell’ANSPI, diventando catechisti od animatori ed anche interessando conoscenti idonei a tali compiti.
E’ stata una serata vivace, difficile da moderare  per la partecipazione su temi coinvolgenti e sentiti, con interventi costruttivi proposti in  tono amichevole fino a poco prima di mezzanotte.

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