Concluso il Pellegrinaggio al santuario di Boca domenica 16 settembre

MOLTO PARTECIPATO
IL PELLEGRINAGGIO PARROCCHIALE A BOCA

Il tempo favorevole ha permesso il regolare svolgimento dell’annuale pellegrinaggio al Santuario del Crocifisso. Ai fedeli che si sono radunati davanti alla chiesa parrocchiale se ne sono aggiunti altri a san Rocco e lungo tutto il percorso del paese e delle frazioni. Ad aprile la lunga fila vi erano i ragazzi della Cresima, gli scout e altri bambini e ragazzi coi loro genitori. A ciascuno dei presenti è stato consegnato un foulard con il logo del pellegrinaggio, che richiama l’Anno della Fede e che è stato riprodotto su di un grande stendardo esposto in chiesa parrocchiale. Sono stati distribuiti ai grignaschesi i 250 foulard stampati. La Messa, nel santuario ora insignito del titolo di basilica minore, è stata presieduta dal vescovo di Novara Mons. Franco Giulio.
Momento molto importante della solenne celebrazione eucaristica è stata l’omelia del vescovo che, con la sua ormai nota capacità comunicativa, ha tracciato il significato della basilica cristiana e offerto alcuni spunti di meditazione sul simbolo salvifico della Croce di Cristo, la cui Esaltazione era stata appunto celebrata il venerdì precedente.  
   Monsignor Brambilla si è a lungo soffermato per spiegare la storia della basilica come luogo di culto della comunità cristiana, dall’antichità ai nostri giorni, ricordando come, inizialmente, i fedeli si radunassero in case private, senza un vero e proprio spazio specifico. Con il diffondersi della fede cristiana e soprattutto con la libertà di praticare il culto concessa dall’imperatore Costantino, nel 313, si impose la necessità si disporre di spazi più ampi per poter radunare tutti i fedeli.
   Per questo motivo non venne adottata la struttura del tempio pagano, concepito per essere la casa della divinità titolare e non luogo di raccolta dei fedeli, ma la tipologia della basilica che, già da secoli, si era imposta come grande aula pubblica in cui si svolgevano mercati, adunanze ed in cui si amministrava la giustizia. In questo spazio potevano trovare posto tutti coloro che volevano partecipare all’eucarestia, formando una grande assemblea, proprio come i convenuti a Boca. Il vescovo ha poi ripercorso brevemente il significato delle varie tipologie architettoniche e stili artisti che si sono susseguiti nei secoli, che hanno espresso, nelle loro diversità, una differente concezione del rapportarsi con Dio.
    Nella seconda parte del suo intervento si è invece soffermato sul motivo della festa della Croce, quale segno alto della misura dell’amore di Dio per l’uomo e specchio delle tante agonie dell’umanità; un segno che, proprio grazie a Cristo Risorto, è divenuto speranza per il cammino, spesso doloroso e drammatico, di tanti fratelli segnati dalla sofferenza fisica o spirituale e che attendono da noi credenti, un annuncio di gioia. La Croce, ha ancora ricordato il vescovo, è anche segno supremo del dono più grande, inaspettato e sconvolgente che è il per-dono. Una sfida per l’uomo che però, come cristiani – cioè seguaci di Cristo – siamo chiamati ad affrontare per rendere autentico il messaggio evangelico nella storia.
Dopo la Messa molti si sono fermati per il pranzo e i vespri.

Scaricale foto del  percorso del pellegrinaggio

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