I pellegrini tornati da Lourdes lo scorso mese di agosto

ci raccontano la loro esperienza!

Il viaggio di andata è stato difficoltoso.. ma alla fine tutto è andato bene.

 

Due momenti del pellegrinaggio:


1.la fiaccolata con la statua della Madonna accompagnata dalle dame dell’Oftal, davanti alla Basilica del Rosario

2. la Messa alla Grotta con il nostro Vescovo Franco Giulio, concelebrata dai sacerdoti presenti al pellegrinaggio, con tutti i pellegrini e ammalati disposti nell'ampio spazio tra il Gave e la Grotta.

Il Viaggio di quest’anno a Lourdes è stato organizzato, ancora una volta, dall’”Opera Federativa Trasporto Ammalati a Lourdes” - Sezione di Novara - che compie quest’anno il sessantesimo anno di fondazione. Mario Zanolini ci ha detto: "il viaggio in treno, non posso affermare che sia stato comodo, soprattutto per quegli ammalati costretti a rimanere in “Ambulanza” (il vagone che trasporta le persone con patologie più importanti) per oltre trentun ore e anche per i pellegrini negli scomparti non è stata una passeggiata. Bisogna comunque dire che gli organizzatori sono stati molto bravi a sopperire alle varie difficoltà che di volta in volta si presentavano (pranzi non previsti, esigenze logistiche, ecc.). Credo di poter affermare che anche l’impegno delle Dame e dei Barellieri è stato all’altezza dell’importante compito. come disse il fondatore OFTAL, mons. A. Rastelli: "Lourdes con gli ammalati è tutto, senza gli ammalati, è nulla".  Su quest’affermazione credo siano concordi tutti quelli che nel viaggio verso la grotta di Massabielle si dedicano con impegno e altruismo".
Il Santuario suscita sempre un’attrazione particolare, specialmente quando, all’inizio del pellegrinaggio, si arriva davanti al cancellone d’entrata, dove vi sono raccolti i pellegrini, di molte nazionalità, “impegnati” a raggiungere la Grotta, o i vari luoghi di preghiera e di servizio tra cui l’Accueil, (che è la struttura dove sono ospitati gli ammalati), in cui il personale si mette a disposizione per il servizio affidato, che ogni anno ha un sapore nuovo. 
    A Mario abbiamo chiesto ancora quale sapore ha avuto il pellegrinaggio di questo anno. Ci ha detto: "il tema del pellegrinaggio era 'Preghiamo il Rosario con Bernardette', tema che ci è stato ben illustrato e commentato dal nostro Vescovo, Franco Giulio Brambilla, che alla mattina di buon ora ci aiutava a incominciare bene la giornata con la preghiera. La profondità del pensiero, la sua franchezza e la spontaneità, il suo modo pratico e schietto di proporre le riflessioni sul Vangelo, hanno contribuito fortemente a darci quella spirito adatto per continuare nei nostri propositi ma, in particolare, di 'beneficiare' delle parole della Sacra Scrittura. È bello ricordare un Suo modo di 'Raccontare' il Vangelo della domenica quando diceva: “è un racconto che vi propongo a puntate . . . “ , e poi diceva ancora come battuta: “ . . . così verrete anche alla prossima domenica". La sua voglia di stare con gli ammalati e i pellegrini era più che evidente; infatti era possibile incontrarlo ovunque, all’interno del Santuario.     
A Vincenzo Failla, che come ammalato si reca annualmente a Lourdes con il pellegrinaggio diocesano, abbiamo chiesto quali sono state le sue impressioni sull’esperienza appena conclusa. “A parte il primo e l’ultimo giorno, tutto è andato benissimo. L’inizio, per il viaggio interminabile e la fine perché non sono stato bene. Mi è piaciuta la Messa internazionale di domenica alla basilica si Pio X, con la presenza di tantissime persone di ogni nazionalità. Si respirava l’aria di una chiesa senza confini di popoli. Ho avuto difficoltà a capire tutto, ma questo non ha impedito di farci sentire parte dell’unica Chiesa”.  Se si dovesse fare un bilancio del Viaggio bisogna senz’altro dire che è stato, nonostante i disguidi citati, sicuramente positivo. Ancora una volta il pellegrinaggio ci ha dato una “carica” utile e necessaria per continuare la quotidianità della vita.
Abbiamo anche richiesto un parere a Alfondo Kolbe, che dirige con la mamma Santa il Ristorante "Ai Terrieri" di Isella, nella sua prima esperienza di pellegrinaggio come barelliere: Guarda l'intervista


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